Chi è il bambino sulla statua di Garibaldi? L’opera di Cattelan a Bergamo

Una mattina di giugno 2025, i passanti della Rotonda dei Mille a Bergamo si sono fermati a osservare increduli: qualcuno ha posizionato un bambino sulla statua di Garibaldi? È vero o è una trovata artistica?
La risposta arriva poco dopo: si tratta di “One”, la nuova installazione firmata da Maurizio Cattelan, tra gli artisti italiani più noti e provocatori a livello internazionale.

Questa è solo una delle cinque opere diffuse in città nell’ambito della mostra “Seasons”, curata dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

L’opera ritrae un bambino iperrealistico, vestito con una maglietta rossa e pantaloni chiari, seduto sulle spalle della statua ottocentesca dedicata a Giuseppe Garibaldi, eroe del Risorgimento italiano.

Con le mani, il bambino simula una pistola puntata verso l’alto. Un gesto ambiguo, che ha generato reazioni forti: alcuni hanno persino allertato le forze dell’ordine, convinti si trattasse di un bambino vero.

Il titolo: “One”

Cattelan intitola l’opera “One” (“Uno”), in contrasto diretto con l’epopea dei “Mille” garibaldini. Una scelta non casuale: al centro dell’opera non c’è l’eroismo collettivo, ma l’individuo contemporaneo. Il singolo che guarda dall’alto il passato, lo interroga, lo destabilizza.

L’effetto è spiazzante: il bambino non appare minaccioso, ma la sua presenza sovrasta quella dell’eroe, ne cambia la narrazione.

“Ciò che disturba, col tempo viene accettato, poi celebrato – finché non arriva qualcosa a rompere di nuovo l’equilibrio”, ha dichiarato l’artista.

“One” è solo una delle cinque tappe di “Seasons”, una mostra che porta l’arte contemporanea fuori dai musei, in dialogo con la città.

Tra le altre opere:

• “Bones” – un’aquila in marmo, emblema caduto del potere;

• “Empire” – un mattone chiuso in una bottiglia di vetro, simbolo del potere prigioniero;

• “November” – un senzatetto scolpito nel marmo, memoria della fragilità urbana;

• “No” – una figura inginocchiata con volto coperto, tra censura e redenzione.

La mostra è visitabile fino al 26 ottobre 2025 ed è parte della Biennale delle Orobie – Pensare come una montagna.

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🕒 Orari

• Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 15:00–17:00

• Sabato e domenica: 10:00–17:00

📍 Partenza: Teatro Donizetti
🏁 Fine tour: GAMeC
👥 4 persone – €180,00
⏳ Durata: 1h30

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